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RAZIONALE

L’ictus rappresenta la seconda causa di mortalità a livello mondiale, ed una delle principali cause di disabilità.
La maggior parte dei sopravvissuti all’ictus soffre di persistenti limitazioni
critiche nelle attività della vita quotidiana. Il 50% dei sopravvissuti all’ictus riporta bisogni insoddisfatti come incontinenza, problemi emotivi, mobilità, dolore e problemi di parola, ma la maggior parte di loro non riceve un follow- up riabilitativo o alcuni approcci terapeutici aggiuntivi.
È noto che il recupero è un processo complesso, che probabilmente implica una combinazione di processi spontanei e dipendenti dall’apprendimento,
nonché un comportamento adattivo. Le prove attuali suggeriscono che sono coinvolti diversi meccanismi, tra cui il ripristino della funzionalità del tessuto neurale danneggiato (es. restituzione), la riorganizzazione dei percorsi neurali risparmiati (es. sostituzione) e il miglioramento delle abilità compromesse nelle attività della vita quotidiana (es. compensazione)
Vi è un’evidenza cumulativa che il trattamento riabilitativo interdisciplinare migliora gli esiti dei sopravvissuti all’ictus quando applicato nelle fasi acute e subacute dopo l’evento. Infatti, la riabilitazione motoria post-ictus termina solitamente 3-4 mesi dopo l’evento, in base al presupposto il recupero motorio e funzionale raggiunge un plateau ancora dibattuto 3-6 mesi dopo l’ictus. Tuttavia, esistono evidenze scientifiche che supportano aspetti più complessi: le capacità cognitive, linguistiche e motorie possono migliorare in qualsiasi momento dopo l’ictus, e, si osservano bisogni insoddisfatti a lungo termine in molti ambiti, tra cui il reinserimento sociale, la qualità della vita correlata alla salute, il mantenimento dell’attività e l’autoefficacia. Da questo punto di vista, l’ictus dovrebbe essere considerato come una malattia cronica a tutti gli effetti, e la presa in carico riabilitativa dovrebbe essere progettata tenendo conto anche di questi aspetti.
Durante il corso saranno presentate le più recenti evidenze in merito a questi aspetti, al fine di ottimizzare il percorso clinico dedicato che tenga conto dei molti diversi fattori di ogni individuo inclusi aspetti clinici, sociali ed economici.

RESPONSABILE SCIENTIFICO Prof. Alessio Baricich
PRESIDENTE ONORARIO Prof. Carlo Cisari